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Attualità

Ufficio tasse, via della Conciliazione, Roma
Negli anni ’70 del secolo scorso vi fu una importante riforma fiscale che     rese più complessa la dichiarazione dei redditi. Pensando di aver commesso un errore, mi recai all’ufficio preposto per l’eventuale correzione.
L’ufficio era in via della Conciliazione, fronte Vaticano, in un palazzo imponente,  bellissima “location” come d’uso oggi.
Entrai nell’edificio e facilmente raggiunsi l’ufficio competente: rimasi colpito dalle lunghe file di scaffalature contenenti migliaia di faldoni. Mi venne lo sconforto al pensare di come sarebbe stato possibile trovare il mio fascicolo in codesto archivio, sapendo della disorganizzazione dello Stato, in speciale per la gestione delle tasse. Mi avvicinai all’impiegato addetto supponendo risposte evasive con invito a tornare in tempi più favorevoli. Ma con grande sorpresa l’ometto senza scomporsi alla mia richiesta si avviò velocemente tra le cataste di carte e in men che non si dica trovò il mio fascicolo che esaminammo con attenzione. Tutto a posto, esclamo!
Stupefatto feci immantinente una riflessione: come era stato possibile una soluzione così veloce al quesito posto? Allora non era vero che lo Stato fosse così disorganizzato e che la burocrazia fosse inerte come ai tempi dell’ispettore generale di Nikolaj Gogol’ al tempo degli zar! Quando vuole è organizzata ed efficientissima! E’ tutto studiato ad arte? La burocrazia deve sembrare inefficiente per oscuri scopi non dichiarabili?
Avvolto da questi pensieri me ne tornai a casa tormentato da tristi riflessioni.🤵 ©️Antonio Mancuso

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